Cosa è il midollo osseo?
Il Midollo Osseo è un tessuto molle che si trova all’interno delle ossa lunghe e piatte e contiene le Cellule Staminali Emopoietiche (CSE), ovvero cellule “multipotenti” che hanno la capacità di maturare e differenziarsi in globuli rossi, globuli bianchi e piastrine; è deputato alla formazione delle cellule del sangue e del sistema immunitario.
Il midollo osseo NON è il midollo spinale. Il midollo spinale è parte del sistema nervoso ed è situato
all’interno della colonna vertebrale. Non ha nulla in comune con il midollo OSSEO.
Perché donare il midollo osseo?
Il trapianto di Midollo Osseo e di CSE può rappresentare l’unica terapia possibile per curare malattie del midollo osseo e del sangue (es. Leucemie, talassemie, linfomi, mielomi e tante altre) nel caso in cui le terapie convenzionali falliscano.
Il trapianto di midollo osseo da un donatore compatibile garantisce la produzione di tutte le cellule del sangue e fornisce al ricevente un nuovo sistema immunitario a soggetti che ne sono deficitari.
Chi può candidarsi come potenziale donatore di midollo osseo?
Può diventare (potenziale) donatore chi è possesso delle seguenti caratteristiche:
- Età compresa tra i 18 e i 35 anni (36 non compiuti)
- Peso corporeo superiore ai 50 Kg
- Godere di buona salute generale
Una volta iscritto la disponibilità resta valida fino al raggiungimento del 55° anno d’età e, nell’arco di questo tempo il potenziale donatore sarà contattato SOLO SE verrà riscontrata una compatibilità con un paziente in attesa di trapianto.
Esistono patologie escludenti la donazione?
Purtroppo non tutti possono essere idonei alla donazione di midollo osseo, esistono alcune patologie escludenti che non sono compatibili con la donazione
Perché non si può donare dopo i 55 anni?
È un limite imposto a tutela del donatore e del paziente. Dopo i 55 anni, le Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) contenute nel Midollo Osseo diminuiscono la propria efficacia terapeutica. Inoltre, un donatore che abbia superato i 55 anni di età è più probabile sviluppi delle patologie che potrebbero renderlo non idoneo alla donazione (es. patologie cardiovascolari, diabete, ipertensione).
La regola dei 55 anni non vale per i donatori familiari (fratelli HLA-identici), che vengono esaminati per la loro idoneità indipendentemente dall’età anagrafica.
Posso conoscere chi ha ricevuto il mio midollo?
No, la donazione è ANONIMA.
La legge italiana prevede la tutela della privacy del donatore e del ricevente.
Il Centro Donatori, però, può fornire alcune indicazioni di base sul paziente, affinché il donatore possa figurarselo (fascia di età, sesso, tipo di patologia di cui soffre, se italiano o straniero). Inoltre è possibile, sempre tramite il Centro Donatori, scrivere/ricevere lettere e messaggi di augurio e/o di ringraziamento, pur senza essere identificabili reciprocamente.
Come avviene la donazione?
Il donatore diventa effettivo solo nel caso di compatibilità con un paziente e la donazione può avvenire con due diverse modalità la scelta delle quali dipende dalla disponibilità del donatore e dalle eventuali indicazioni del medico:
Prelievo da sangue periferico
È la modalità di prelievo ad oggi più utilizzata (circa nell’80% dei casi) Nei 5 giorni antecedenti la donazione, viene somministrato un farmaco (fattore di crescita G-CSF) che promuove la crescita delle cellule staminali emopoietiche nel midollo osseo e il loro passaggio nel sangue circolante.
Tale tipologia di donazione avviene tramite un separatore cellulare: il sangue prelevato da un braccio attraversa un circuito sterile e viene veicolato in una centrifuga. Le cellule staminali emopoietiche (CSE), componente cellulare utile al trapianto, vengono isolate e raccolte in una sacca, mentre il resto viene re-infuso nel braccio opposto. Il tutto avviene senza necessità di anestesia.
Prelievo dal midollo osseo
Consiste nel prelievo dalle ossa del bacino e viene effettuato in anestesia (epidurale o generale) con un breve intervento della durata di circa 45 minuti.
Dopo il prelievo, il donatore è tenuto normalmente sotto osservazione per le successive 24/48 ore prima di essere dimesso (viene consigliato un periodo di riposo precauzionale di 4-5 giorni). Dopo il prelievo, il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente entro 7-10 giorni.
Il donatore potrebbe avvertire solo una lieve dolenzia nella zona del prelievo, destinata a scomparire entro pochi giorni.
Chi decide la modalità di donazione?
La scelta dipende dalla disponibilità del donatore e dalle eventuali indicazioni del medico in base ai bisogni del ricevente.
E’ doloroso/pericoloso donare il midollo?
Il midollo osseo può essere prelevato da sangue periferico o dalle ossa del bacino. La donazione da sangue periferico (oggigiorno la modalità più utilizzata) è effettuata tramite un separatore cellulare e consiste una donazione di sangue, NON E’ DOLOROSA.
Durante la fase di somministrazione di G-CSF i disturbi che più comunemente si possono avvertire sono: febbricola, cefalea, dolori ossei, senso di stanchezza (sindrome simil-influenzale). Tali sintomi sono trattabili con del semplice paracetamolo, e scompaiono rapidamente alla sospensione del farmaco, che avviene immediatamente dopo la donazione.
La donazione dalle ossa del bacino è effettuata in anestesia (epidurale o generale) per cui durante il prelievo non si avverte dolore.
Dopo il prelievo, per qualche ora/giorno (in relazione anche all’attività fisica svolta) è possibile avvertire un dolore sordo, di modesta entità, reversibile con un normale antidolorifico. La procedura prevede dei rischi minimi legati all’anestesia e alla modalità di raccolta, che vengono discussi e chiariti con il donatore prima della donazione; soggetti che dovessero avere un concreto
rischio anestesiologico non vengono candidati alla donazione, a loro stessa tutela.
La donazione ha dei costi?
La donazione è totalmente gratuita e i diritti del donatore sono oggi riconosciuti dalla legge n. 52 del 6 marzo 2001.
Il donatore di midollo osseo è equiparato agli altri donatori (assenza retribuita dal posto di lavoro per il tempo occorrente a effettuare gli esami necessari a verificare l’eventuale compatibilità con un paziente e la donazione effettiva a carico del servizio sanitario, così come l’assicurazione infortuni, ecc.).
Quante volte si può donare il midollo osseo?
I donatori volontari possono donare per UN SOLO paziente da Registro (paziente NON familiare). Nel caso ve ne sia necessità, previa disponibilità del donatore, è possibile donare una seconda volta per lo stesso paziente. L’eventuale seconda donazione può riguardare:
- nuovamente Cellule Staminali Emipoietiche (CSE) in caso di mancato attecchimento dopo il primo trapianto;
- linfociti (globuli bianchi) in caso di recidiva ossia di ricomparsa della malattia.
Il donatore potrà donare ad un secondo paziente SOLO nel caso in cui questo sia un familiare (per il quale è sempre possibile una seconda donazione).
Posso donare solo a pazienti italiani?
No, La donazione non ha limiti geografici, è volontaria, gratuita ed anonima.
L’IBMDR (Registro Italiano Donatori midollo Osseo) è collegato con gli altri registri nazionali, a costituire un database mondiale di donatori consultabile a livello internazionale. Indipendentemente da dove si trova il ricevente, il donatore effettuerà comodamente il prelievo nel centro donatori del suo territorio.