Sono compatibile…e ora?
Puoi procedere con la donazione effettiva e da eroe in attesa diventi un EROE A TUTTI GLI EFFETTI.
Il donatore diventa effettivo solo nel caso di compatibilità con un paziente: l’adesione iniziale, firmata all’atto del primo prelievo, ha valore di impegno morale. Fino all’ultimo il donatore può ritirare il proprio consenso (e in tal caso si possono immaginare le conseguenze per il paziente in attesa di trapianto).
La disponibilità del donatore, anonima e gratuita, non ha limiti geografici: potresti donare per un paziente italiano come per un paziente che vive dall’altra parte del mondo (non sarai tu a doverti spostare: il servizio sanitario si occuperà di trasportare la sacca di midollo dove ci sarà bisogno).
La donazione può avvenire con due diverse modalità la scelta delle quali dipende dalla tua disponibilità e dalle eventuali indicazioni del medico:
Prelievo da sangue periferico
È la modalità di prelievo ad oggi più utilizzata (circa nell’80% dei casi)
Nei 5 giorni antecedenti la donazione, viene somministrato un farmaco che promuove la crescita delle cellule staminali emopoietiche nel midollo osseo e il loro passaggio nel sangue circolante.
Tale tipologia di donazione avviene tramite un separatore cellulare: il sangue prelevato da un braccio attraversa un circuito sterile e viene veicolato in una centrifuga. Le cellule staminali emopoietiche (CSE), componente cellulare utile al trapianto, vengono isolate e raccolte in una sacca, mentre il resto viene re-infuso nel braccio opposto.
Il tutto avviene senza necessità di anestesia.
Prelievo dal midollo osseo
Consiste nel prelievo dalle ossa del bacino e viene effettuato in anestesia (epidurale o generale) con un breve intervento della durata di circa 45 minuti.
Dopo il prelievo, il donatore è tenuto normalmente sotto osservazione per le successive 24/48 ore prima di essere dimesso (viene consigliato un periodo di riposo precauzionale di 4-5 giorni)
Dopo il prelievo, il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente entro 7-10 giorni. Il donatore potrebbe avvertire solo una lieve dolenzia nella zona del prelievo, destinata a scomparire entro pochi giorni.