Il benvenuto del Presidente

Sergio Giuntini – Presidente Admo Toscana ONLUS
31 marzo 2012
Oggetto: Relazione del Presidente all’Assemblea
Carissimi amici di Admo,
ritengo un privilegio appartenere alla nostra Associazione e essere stato da voi chiamato a svolgere la funzione di Presidente regionale e questa occasione mi è cara per ringraziarvi.
Ringrazio soprattutto Giuliano Faralli ed il suo staff per avere condotto l’Associazione nei due precedenti mandati e per averla ristrutturata.
Admo è un’Associazione di donatori molto speciali, persone che con un gesto molto semplice, possono compiere un’azione immensa: salvare una vita !
Questo è il faro che deve illuminare il nostro cammino quotidiano di volontari.
Il resto è solo un contorno, talvolta necessario, ma che mai ci deve distogliere dalla meta:
tipizzare quante più persone possibile per aumentare la probabilità che una di queste possa salvare quella vita.
Tutto qui, questa è l’essenza della nostra Associazione.
Immediatamente dopo la mia elezione ho iniziato un lungo tour della nostra Regione, per parlare con i volontari, per capire la situazione ad inizio 2012.
Ebbene, posso dirvi che pur con la presenza di situazioni difficili dove dobbiamo migliorare, Admo è un’associazione viva, ricca di persone di qualità e ben consapevoli dell’importanza di lavorare per raggiungere quella meta. Non ho trovato nessuno che sia in Admo per passatempo, ma solo persone desiderose di rendere un servizio ai meno fortunati.
E’ una grande ricchezza che dobbiamo fare fruttare.
Ma tra la voglia di fare ed i risultati che raggiungiamo a volte ci sono vari ostacoli e non vanno sottovalutati, né nascosti, poiché ci possono impedire di rendere a pieno il servizio per cui siamo volontari Admo.
La situazione ad inizio 2012 è ampiamente migliorabile:
abbiamo la capacità, le forze, lo slancio per fare meglio.
I numeri spesso sono freddi indicatori, ma vanno tenuti in considerazione per gestire un’Associazione:
i dati ufficiali del Registro italiano IBMDR parlano di 357 nuovi tipizzati a fronte di 494 uscite dal Registro Regionale: il saldo è ampiamente negativo.
Noi poco o nulla possiamo per tamponare le uscite, ma tantissimo è nelle nostre capacità per cambiare drasticamente il numero dei nuovi tipizzati, a partire da subito:
i malati in attesa sono oltre un migliaio e molti di loro non possono aspettare: nel 2011 sono state attivate ben 1563 ricerche di donatori compatibili per pazienti italiani.
Riflettiamo su questi numeri, guardiamoci dentro e poniamoci questa domanda:
cosa posso fare io volontario Admo per migliorare ?
Le risposte possono essere molte, cerco di sintetizzarle in tre categorie:
1) io volontario voglio dedicare più tempo all’associazione
2) io volontario voglio portare nuovi amici a lavorare con noi
3) io volontario voglio che i centri trasfusionali della mia zona siano attivi nei prelievi
Quindi, tempo, persone, supporto delle strutture sanitarie.
Il tempo libero da impegni lavorativi e familiari è spesso ridotto al minimo e molti di noi già sacrificano serate e weekend per l’associazione, ma chiediamoci questo:
– lo facciamo tutti e lo facciamo con costanza durante l’anno ?
– Possiamo noi volontari fare un salto di qualità e trovare più soddisfazione dal nostro operato?
Per rispondere pensiamo sempre alla meta: tipizzare quante più persone possiamo affinché quel malato in attesa esca presto dall’incubo e torni alla sua vita.
I nuovi amici: nel mio tour delle provinciali ho purtroppo notato che nella maggioranza dei casi i volontari attivi sono un gruppo limitatissimo, spesso inferiore a cinque e la presenza di under 30 è limitata. Poniamoci quindi come obiettivo del 2012 l’allargamento del gruppo, non abbiate paura di bussare alle porte dei ragazzi, non abbiate paura di delegare le funzioni ai nuovi entrati: solo con forze fresche potremo migliorare i numeri e come effetto a catena avremo anche una maggiore soddisfazione nell’appartenere ad un gruppo provinciale più numeroso e dinamico. Vorrei anche che lo scambio di esperienze tra i volontari di province diverse divenisse più serrato e proficuo e che venisse incrementata la collaborazione capillare con le altre associazioni del dono.
I centri trasfusionali:
per portare i nuovi iscritti da 357 a 800, target richiestoci per quest’anno, non basta l’impegno dei volontari, serve che la struttura sanitaria sia pronta, ben distribuita sul territorio e ben disposta a svolgere la funzione di informazione e prelievo.
Mi aspetto che tutti i centri trasfusionali siano attivi e ben disposti a fungere da Centro Prelievo e fornire la corretta informazione ai donatori.
L’invito che rivolgo ai volontari è quindi di non scoraggiarsi mai, di guardare avanti con obiettivi ben definiti e di perseverare.
Sintetizzando, l’impegno di Admo Regione Toscana è:
• migliorare la comunicazione, soprattutto ai più giovani
• aumentare le sinergie con le altre associazioni del dono
• richiedere alla Regione Toscana che ogni Centro Trasfusionale sia pienamente attivo nell’accoglienza al potenziale donatore di midollo osseo
• aumentare la coesione tra le strutture provinciali
Credo che possiamo farcela, che il 2012 possa essere un anno in cui Admo in Toscana fa ancora di più per chi attende una chiamata: “abbiamo trovato il donatore compatibile e possiamo procedere al trapianto”
Cordiali saluti
IL PRESIDENTE
Sergio Giuntini